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RITRATTI

Flannery O’Connor, una mistica letteraria.

Di Riccardo Alberto Quattrini
9 Febbraio 2018
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“Una delle tendenze della nostra epoca è di usare la sofferenza dei bambini per screditare la bontà di Dio, e una volta scre…

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CONSIDERAZIONI GIORNALIERE IN PILLOLE

WASHINGTON E CORRIERE DELLA SERA SOTTO CHOC: ATENE NON VUOLE UBBIDIRE A ZELENSKY
. Ma come? Noi mettiamo una base militare, la ampliamo anche, e questi maledetti greci si permettono di avere qualche sprazzo di libertà in politica estera? Lo sconcerto statunitense nei confronti di Atene è il medesimo del Corriere della sera che ne ha dato notizia. Uno sconcerto acuito dal successo elettorale del centrodestra greco. Insomma, Mitsotakis, invece di prendere esempio dalla fedelissima lady Garbatella, segue il cattivissimo Orban e pretende di difendere gli interessi greci invece di quelli di Washington. Inaccettabile. […]
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CAMPAGNA PER INCENTIVARE LE VACANZE IN EMILIA ROMAGNA. CON I FANGHI (FONTE GIOVE PLUVIO)
DOPO FAZIO, ANCHE ANNUNZIATA TOGLIE ALLA RAI DI CENTRODESTRA IL PIACERE DI CACCIARLA (FONTE FACCIA COME… CREDE)
HOME BOX, ARRIVA IN RUSSIA L’ALTERNATIVA ARABA AD IKEA
LA CULTURA DELLA GAUCHE ARCOBALENO? CANCELLARE IL PASSATO PER NASCONDERE IL NULLA DEL PRESENTE
   Non ci sono dubbi sul colore della cultura gauchista in epoca Schlein. Anzi, sui colori: quelli dell’arcobaleno. Un’immagine bella, affascinante, che piace ai grandi ed ai piccini. Ma effimera. Arriva dopo il temporale e poi svanisce. Impalpabile. L’unica differenza con la proposta culturale della sinistra arcobaleno è che quello vero piace a tutti, la cultura gauchista invece no. […] Facciamo casino, insomma, per nascondere il nulla che c’è alla base dell’arcobaleno. Mettiamo al bando il maschilista Canova ed il razzista Shakespeare perché, nonostante gli sforzi, non riusciamo ad inventarci uno scultore credibile di arte fluida e non riusciamo a trasformare Ariete in una cima del pensiero contemporaneo. […]. Continua a leggere
L’ITALIA NON È PIÙ CATTOLICA. LE BANDIERE BLU NEMMENO (FONTE ULTIMA SPIAGGIA)
MALVALDI E MARCHI RACCONTANO SIMENON: 1 ORA DI ALTA CULTURA AL SALONE DEL LIBRO
   George Simenon è un grande scrittore. Lo sanno tutti. Dunque, non c’è bisogno che, al Salone del Libro di Torino qualcuno si metta a spiegarlo, a raccontare aspetti noti del creatore di Maigret e di una serie di bellissimi romanzi. O no? No, quando a parlarne sono i bravissimi Marco Malvaldi ed Ena Marchi. […] Ed allora si spiegano le differenze tra il Simenon di Maigret e quello dei romanzi, la scrittura differente, i problemi della traduzione in italiano, il rapporto tra lo scrittore belga e le trasposizioni televisive e cinematografiche, le ragioni del passaggio da Mondadori ad Adelphi. Sempre spiegando tutto con semplicità ma evitando le banalità. […] Continua a leggere

UNDICI INNOCENTI DOMANDE AGLI ATLANTISTI. CONTINUA LA LETTURA

HAIKU DI MATSUO BASHO

 

 

 

 

DONNE CHE LEGGONO, LA BELLEZZA DELLA LETTURA NELLE OPERE D’ARTE

Le donne che leggono sono più sensuali di quelle che sfilano sul lungomare. Hanno l’eleganza nell’anima

“Non innamorarti di una donna che legge, di una donna che sente troppo, di una donna che scrive…

Non innamorarti di una donna colta, maga, delirante, pazza.

Non innamorarti di una donna che pensa, che sa di sapere e che, inoltre, è capace di volare, di una donna che ha fede in se stessa.

Non innamorarti di una donna che ride o piange mentre fa l’amore, che sa trasformare il suo spirito in carne e, ancor di più, di una donna che ama la poesia (sono loro le più pericolose), o di una donna capace di restare mezz’ora davanti a un quadro o che non sa vivere senza la musica.

Non innamorarti di una donna intensa, ludica, lucida, ribelle, irriverente.

Che non ti capiti mai di innamorarti di una donna così.

Perché quando ti innamori di una donna del genere, che rimanga con te oppure no, che ti ami o no, da una donna così, non si torna indietro.

Mai.” (Martha Rivera Garrido)

 

 

ARTISTA MOSTRA I PERSONAGGI DELLA NOSTRA INFANZIA COME NON LI ABBIAMO MAI VISTI

Ed Harrington sta per sconvolgere l’idea che avevamo di alcuni dei personaggi della cultura pop che tanto abbiamo seguito durante la nostra infanzia.

L’illustratore immagina la vita segreta di personaggi popolari e presenta una serie di immagini completamente inaspettate. Chi poteva immaginare che He-Man indossasse una parrucca? O che Chewbacca si radesse le gambe? Per non parlare delle sorprendenti orecchie di Topolino!?

https://www.keblog.it/

 

 

 

IL MUSEO MAURITSHUIS ESPONE UN’INTERESSANTE INSTALLAZIONE DIGITALE CHIAMATA MY GIRL WITH A PEARL

Mentre il famoso dipinto di Johannes Vermeer la “Ragazza col turbante”, meglio conosciuto come la “Ragazza con l’orecchino di perla”, è in prestito al Rijksmuseum di Amsterdam per una grande mostra dedicata al pittore che terminerà a giugno, il museo Mauritshuis espone al suo posto un’interessante installazione digitale chiamata My Girl with a Pearl. L’installazione propone 170 diverse interpretazioni del capolavoro di Vermeer del 1665, risultato di un bando aperto lo scorso anno che ha raccolto quasi 3.500 proposte da tutto il mondo.

My Girl with a Pearl sarà in mostra fino al 1° aprile, data in cui sarà sostituita dal dipinto originale di ritorno da Amsterdam. Se avete programmato un viaggio all’Aia in questo periodo non potete assolutamente perderla, altrimenti sappiate che su Instagram sono presenti decine di interpretazioni. Intanto, date un’occhiata ad alcune delle più interessanti di seguito, e diteci quali preferite nei commenti o votatele cliccando su “mi piace”!

https://www.keblog.it/

JACK VETTRIANO, INCONTRI OCCASIONALI LUNGO LE SPIAGGE

Jack Vettriano è un autodidatta e non lo nasconde. Nato da una famiglia povera: “dovevo dividere un unico letto con mio fratello maggiore” racconta; così il futuro artista è spinto a lavorare fin da ragazzino. Lasciati gli studi a 16 anni, diviene apprendista minerario e comincia a dipingere negli anni Settanta con un set di acquerelli ricevuti in regalo per il suo ventunesimo compleanno. I suoi primi lavori sono firmati Jack Hoggan e sono più che altro riproduzioni di impressionisti. Dopo quattordici anni, riesce ad esibire le sue opere professionalmente.

“Dipingo quello che si muove in me, la sensualità”

«Ricevo moltissime lettere da parte di persone che si immedesimano nei miei quadri. C’è addirittura una coppia di amanti che usa un mio libro per dare vita ai loro incontri. Lui dice a lei di vestirsi come nel quadro di una certa pagina e poi si danno appuntamento per far rivivere quell’atmosfera». Lo dice così, Vettriano, con la naturalezza di chi non ha nulla da nascondere perché abituato a mettere in mostra il proprio mondo fatto di fantasie, ossessioni e sentimenti passionali.

 

LE FAMOSE PIN-UP DI GIL ELVGREN DEGLI ANNI ‘50

Con il termine di pin-up (termine di lingua inglese traducibile con “da appendere”) si indicano generalmente le ragazze – solitamente procaci, ammiccanti e sorridenti – fotografate in abiti succinti le cui immagini, durante il primo conflitto mondiale, iniziarono a diffondersi su molte riviste settimanali degli Stati Uniti, per iniziativa del presidente Thomas Woodrow Wilson, il quale aveva istituito la Division of Pictorial Publicity, con lo scopo di ideare stimoli visivi per convincere gli uomini ad arruolarsi.Gil Elvgren nacque il 15 marzo 1914 a St. Paul, Minnesota. Il padre, Alex Aner Elvgren, svedese, aveva un negozio di vernici e tappezzeria. Fin da piccolo Elvgren manifestò tendenze artistiche dedicandosi alla pittura, ad intagliare il legno e a costruire modellini di aerei. Durante l’adolescenza sviluppò un grande interesse per i giochi matematici e si dedicò anche molto allo sport, soprattutto al football e al golf.

Questo fenomeno attirò in maniera sempre maggiore l’attenzione soprattutto dei lettori uomini, e in particolare registrò un incredibile successo fra i soldati impegnati al fronte, che usavano appendere le fotografie di queste ragazze nei loro armadietti o nelle loro tende di accampamento.

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