”A leggere accuratamente le Scritture…
TONACHE SOVVERSIVE
La narrazione capillare e millenaria che ci viene fornita dal cristianesimo è quella di una religione della bontà, dell’amore verso il prossimo, dell’accettazione incondizionata dell’Altro. In realtà, l’estromissione delle divinità pagane, e quindi la fine della tolleranza ellenico-latina nell’accoglienza e nell’integrazione dei diversi culti, ha comportato la costituzione del monoteismo il quale, in quanto unico e indiscutibile, ha procurato stragi e devastazioni. Un esempio per tutti, la filosofa e matematica Ipazia, fatta e pezzi e bruciata dal fanatismo cristiano.
A leggere accuratamente le Scritture, poco rimane della propaganda buonista diffusa a piene mani dai sacerdoti vincenti e prevaricatori, se non quella propensione al risentimento e a supportare – per dirla con Nietzsche – “gli istinti dei sottomessi [e] gli spiriti malati”.
A questa propensione individuale verso i “malriusciti” si è sempre allineata l’operazione più vasta ed incisiva verso l’ordine costituito, perché esiste “una perfetta equazione tra il cristiano e l’anarchico: il loro scopo, il loro istinto sono rivolti unicamente alla distruzione”.
Nel corso dei secoli, in considerazione del fatto che è indispensabile il fattore religioso per dare un senso superiore alla vita vegetativa riducibile altrimenti a un grossolano percorso esistenziale, il cattolicesimo ha rettificato certe equivoche posizioni dell’arcaica fede desertica, recuperando forme di spiritualità e impostazioni esoteriche per lungo tempo emarginate.
Si può dire che nella contemporaneità è stato Papa Ratzinger l’ultimo teologo che si è prodigato a correggere la deriva impostata dal Concilio Vaticano II.
Poi è arrivato Bergoglio, il pastore della sovversione, a dare il colpo finale a tutti gli aspetti simbolici e trascendenti della dottrina cattolica. Un gesuita che ha abbracciato in pieno la teologia della liberazione e, con essa, il materialismo relativista in ambito morale e culturale.
Ecco, allora, che gli eredi falliti del marxismo trovano nella predicazione bergogliana la sponda per una loro nuova legittimazione, e anche l’ateo più sfegatato si fonde nell’atmosfera cristiana della politica dell’accoglienza. Il catto-comunismo da terzo millennio è la ideo-teologia passata dal prete-operaio al prete-scafista: due fallimenti – la religione e il marxismo – che messi insieme diventano il materiale esplosivo del caos immigratorio.
Nessuna meraviglia, perciò, se la Chiesa militante di Bergoglio si allea con la feccia attivista di Casarini. Come riporta Renato Cristin ne “I padroni del caos”, è naturale che il cattolicesimo di sinistra che ha devastato la chiesa argentina “abbracci con ardore la vulgata no global”.
Gravi sono gli interessi economici tra clero accogliente e organizzazioni di trafficanti di esseri umani, ma questo è un problema da affrontare su altri piani di indagine.
Descrizione
A partire dagli anni Sessanta si è progressivamente imposto un pensiero antioccidentale che, congiungendosi oggi con il burocratismo delle istituzioni comunitarie, narcotizza la coscienza dei popoli europei, impone il politicamente corretto e l’accoglienza dell’altro, extraeuropeo, negando la nostra identità e producendo il caos come orizzonte storico concreto. I padroni di questo caos propugnano un’ideologia europeista che mira a dissolvere l’Europa dei popoli e delle nazioni in un contenitore neutro. Attraverso una rigorosa analisi di questo percorso filosofico, culturale, etico e politico consolidatosi nell’ultimo quarantennio – che rischia tra l’altro di condurre alla islamizzazione dell’Europa –, viene qui elaborata la teoria di un nuovo reazionarismo euroidentitario come rigenerazione del paradigma liberalconservatore.