Loro sono qui e ci stanno dicendo qualcosa. Certe persone succhiano energia psichica e se non lo fanno coscientemente, lo fanno i loro demoni personali: i demoni che hanno generato dopo anni e anni di vita da “Vampiri psichici”

Loro sono qui, e ci stanno dicendo qualcosa 

 

Sono qui, tutto intorno a noi, in mezzo a noi, dietro di noi; perché, in ultima analisi, sono dentro di noi. Hanno aspetti quanto mai vari: luminosi e benevoli quelli delle anime serene e in pace con Dio; orribili e ghignanti quelli delle anime che hanno scelto di allontanarsi da Lui. Solo pochi li possono vedere: i grandi mistici, alcuni santi e talvolta anche delle persone comuni, dotate però di una particolare sensibilità. Vederli è un’esperienza molto forte: quando la si fa, si scopre, si tocca con mano che la realtà visibile è solo una parte, una piccola parte, della realtà totale. Significa capire che la nostra visione materialista del mondo è una ridicola semplificazione, alla quale ci aggrappiamo come le vecchiette si aggrappano alle loro superstizioni: la superstizione scientista. Loro sono presenti ovunque, che noi li vediamo oppure no, che noi sappiamo della loro presenza o che la ignoriamo. Ci sono tuttavia dei luoghi nei quali è più facile vederli, perché impregnati di energie psichiche e spirituali, positive o negative. Del primo tipo sono certi luoghi di culto, santuari, conventi, chiostri millenari, dove generazioni di uomini e donne hanno pregato e meditato sui misteri divini; al secondo appartengono specialmente alcune città moderne come Bruxelles, Londra, Torino, San Francisco, ove è forte la presenza di gruppi satanisti e vi è una tradizione radicata di occultismo e pratiche magiche, nonché un largo consumo di sostanze stupefacenti le quali, di per sé, aprono la porta a ogni sorta di aggressioni.

Sono qui, tutto intorno a noi, in mezzo a noi, dietro di noi; perché, in ultima analisi, sono dentro di noi! Vi siete mai chiesti perché accanto a certe persone vi sentite sempre stanchi, tesi, depressi? Perché quelle persone succhiano la vostra energia psichica!

Stiamo parlando delle proiezioni sottili della nostra vita interiore, che per alcuni di noi assumono forme luminose, per altri quelle di veri e propri demoni. Tralasciamo i primi, anche perché

Sei personaggi in cerca d’autore – regia Gabriele Lavia (2016)

relativamente rari, e concentriamoci sui secondi, i quali, per ovvie ragioni, rappresentano una compagnia sgradevole e potenzialmente pericolosa. I demoni, si dirà, sono creature spirituali che vivono di vita propria, non semplici proiezioni dell’inconscio; e dunque non si dovrebbe immaginare le proiezioni negative come esseri a sé stanti, ma solo come riflessi della nostra parte profonda. Rispondiamo che con esse capita la stessa cosa che coi Sei Personaggi del famoso dramma di Luigi Pirandello: inizialmente sono solo un parto della nostra vita interiore, ma poi tendono ad acquistare forza e autonomia, finché arriva il momento in cui, effettivamente, si staccano da chi li ha generati e iniziano a condurre una vita propria, indipendente. E poiché nascono dai cattivi istinti e dai cattivi pensieri, oltre che dalle cattive azioni e dalle emozioni ad esse collegate, la loro natura è intimamente maligna, e perciò si dedicano esclusivamente a fare del male e a provocare sofferenza, angoscia e paura. All’inizio si rivolgono contro gli altri, ma ben presto, come un incendio che divampa e non si limita a distruggere ciò che trova innanzi a sé, ma anche colui o coloro che lo hanno appiccato, se questi non sono stati abbastanza lesti ad allontanarsi, finisce per aggredire la persona che li ha fatti nascere e che li ha alimentati.

La modernità è quella civiltà che, alla lettera, è posseduta dai propri demoni interiori, e che ogni giorno ne suscita di nuovi, alimentandoli e nutrendoli con l’angoscia e la sofferenza dei suoi stessi figli. Ciò si vede molto chiaramente nelle dinamiche della finanza e dell’economia moderne, ove una minoranza di persone tende a parassitare sempre più ferocemente tutti gli altri, e questa minoranza diviene sempre più piccola e sempre più insaziabile! 

Quando dispongono di sufficiente energia negativa, cominciano a condurre una loro vita indipendente il cui unico scopo è fare del male, perché hanno bisogno di alimentarsi delle emozioni negative, la paura e la sofferenza, e quindi ne devono provocare continuamente, sempre di più. Questa è la ragione del loro aspetto così spaventoso: vederli non è una bella esperienza, ma anche solo percepirne la presenza provoca ansia e smarrimento. Vi siete mai chiesti perché accanto a certe persone vi sentite sempre stanchi, tesi, depressi? Perché quelle persone succhiano la vostra energia psichica. E se non lo fanno loro coscientemente, lo fanno i loro demoni personali: i demoni che hanno generato dopo anni e anni di vita da vampiri psichici. Il vampiro psichico non è necessariamente una persona malvagia; tranne il caso di chi sceglie deliberatamente la via del male, ad esempio praticando la magia nera o affiliandosi a una setta satanica, nella maggior parte dei casi si tratta di persone fragili, insicure, incapaci di guardarsi dentro e di affrontare i propri conflitti interiori, e perciò bisognose di prendere l’energia psichica che essi non sanno produrre da sé, e che la prendono con violenza (il più delle volte mediante forme di violenza mascherata), il che la trasforma automaticamente in energia negativa.

La modernità è la civiltà dei demoni: numerosi indizi suggeriscono che ciò non sia il frutto di dinamiche spontanee, sia pure create da premesse aberranti, a cominciare dall’aver “Estromesso Dio” ma che sia il risultato di un’azione cosciente, minuziosa, quasi scientifica da pare di una “Elite satanica mondiale” impegnata a diffondere il più possibile stili di vita che fanno dilagare le energie negative, e quindi producono demoni, e ad inibire la virtù, generatrice di energia positiva! 

Una persona sana ed equilibrata non solo non desidera un tale apporto energetico, ma ne è disturbata e cerca di evitarla in ogni modo, così come una persona consapevole del significato dell’alimentazione evita di nutrirsi di cibi cattivi, estrogenati, pieni di tossine, perché sa che intossicherebbero il suo organismo, anche se alla vista e al palato risultassero gradevoli e allettanti. Una persona disturbata, viceversa, ansiosa, schiacciata da sensi di colpa o dominata da desideri e ambizioni sproporzionati, che le creano continue frustrazioni, finisce per trovare appetitose le energie psichiche predate dal prossimo, e ben presto arriva al punto di non poterne più fare a meno. Il paradosso è che le prede più facili e a portata di mano sono proprio coloro che ci vivono accanto, per cui è frequentissimo il caso dei vampiro psichico che si nutre incessantemente delle energie psichiche dei suoi familiari, del coniuge, dei figli, dei genitori, rendendo amara la vita a quelli che gli vogliono bene e che, in parecchi casi, non si rendono neppure conto delle dinamiche in atto, per si offrono come prede sempre più facili, credendo magari di fare del loro meglio per offrire aiuto e comprensione al loro caro, del quale non hanno riconosciuto la natura predatoria. Peraltro è frequente il caso in cui anche il vampiro non sa, o non sa chiaramente, di essere tale: si tratta di dinamiche subcoscienti, che la parte consapevole dell’io può anche non conoscere, o forse è più esatto dire che preferisce non conoscere la verità sino in fondo, perché per lui è la cosa più facile e che non gli richiede la fatica di creare da sé l’energia della quale ciascuno ha bisogno per le necessità della propria vita.

Spesso il vampiro non sa, o non sa chiaramente, di essere tale: si tratta di dinamiche subcoscienti, che la parte consapevole dell’io può anche non conoscere, o forse è più esatto dire che preferisce non conoscere la verità sino in fondo, perché per lui è la cosa più facile e che non gli richiede la fatica di creare da sé l’energia della quale ciascuno ha bisogno per le necessità della propria vita! 

Vi sono frequentissime situazioni di coppie o di nuclei familiari che vivono ciascuno rinchiuso nel proprio piccolo inferno privato, prigionieri di dinamiche distruttive senza sbocco, nelle quali si reiterano sempre gli stessi comportamenti; situazioni che non sempre si possono cogliere dall’esterno, perché sovente il predatore mostra il suo vero volto solo nell’intimità familiare, mentre con tutti gli altri è la cortesia e la gentilezza in persona. Può accadere, per fare un esempio, che nel bel mezzo di un’aggressione predatoria, col vampiro che esercita il massimo della violenza (non necessariamente fisica) sulla sua vittima, giunge inaspettata la visita o la telefonata di un parente o di un amico, e allora si assiste ad una subitanea e sconcertante metamorfosi: il volto del predatore, prima contratto in una smorfia di rabbia o di minaccia, si distende, si apre al sorriso; lo sguardo perde all’istante le sue venature torbide e maligne e diventa normale; la voce, prima rotta e carica di tensione, diviene limpida e fluente: in breve, egli depone i panni del vampiro e indossa la maschera abituale che riserva per le relazioni con il mondo esterno. Tuttavia, come abbiamo detto, quando l’energia negativa acculata diviene cospicua e soprattutto costante; quando non vi è quasi bisogno di alimentarla ulteriormente, per cui il predatore continua a predare le sue vittime solo per abitudine e non più per “necessità”, ecco che i mostri del profondo cominciano a vivere di vita propria, salgono alla superficie e accompagnano il loro creatore come un’ombra, senza discostarsene mai. E poiché anch’essi hanno fame costantemente, fame di energia, e non possono vivere se non procurandosi quella negativa – poiché l’energia positiva li farebbe svanire – si protendono per catturala ovunque essa si trovi, a cominciare da colui che li ha generati e che è divenuto in pratica l’organismo da parassitare. Si crea così un circolo negativo che tende a rinserrare sempre di più la persona posseduta dai propri demoni in un orizzonte di angoscia e disperazione; il che, naturalmente, la rende sempre più aggressiva o comunque sempre più molesta e distruttiva per coloro che le vivono accanto.

Il vampiro psichico non è necessariamente una persona malvagia; tranne il caso di chi sceglie deliberatamente la via del male, ad esempio praticando la magia nera o affiliandosi a una setta satanica, nella maggior parte dei casi si tratta di persone fragili, insicure, incapaci di guardarsi dentro e di affrontare i propri conflitti interiori!

Le caratteristiche specifiche della vita moderna sono tali da alimentare le tendenze egoistiche piuttosto che quelle altruistiche delle persone, le dinamiche negative piuttosto che quelle positive, per cui si può dire che la modernità è quella civiltà che, alla lettera, è posseduta dai propri demoni interiori, e che ogni giorno ne suscita di nuovi, alimentandoli e nutrendoli con l’angoscia e la sofferenza dei suoi stessi figli. Ciò si vede molto chiaramente nelle dinamiche della finanza e dell’economia moderne, ove una minoranza di persone tende a parassitare sempre più ferocemente tutti gli altri, e questa minoranza diviene sempre più piccola e sempre più insaziabile, e la sua fame di predazione cresce in maniera esponenziale (e dopo ‘l pasto ha più fame che pria, dice Dante, descrivendo la lupa dell’avarizia). Che cosa si può fare, allora, per esorcizzare questi mostri, per rendere l’atmosfera più respirabile e per restituire fiducia nel presente e speranza nel futuro a tante persone affrante, esauste, scoraggiate che si dibattono come tante formiche impazzite in un formicaio sconvolto da una ruspa meccanica? Evidentemente, la prima cosa da fare è negare il rifornimento di energia ai demoni, perché fino a quando essi troveranno di che cibarsi, non solo non desisteranno mai dalle loro attività malefiche, ma le aumenteranno all’infinito, rendendo il clima sociale complessivo sempre più mefitico e invivibile. Negare il cibo ai demoni è come sottrarre il combustibile a un incendio: il mezzo più sicuro per fermare la minaccia. E la via più sicura, esattamente come nel caso della medicina, è quella che consiste nella prevenzione. Come la salute del corpo si preserva conducendo una vita sana, lontana da ogni eccesso, così la salute dell’anima si preserva cercando di evitare tutte le situazioni in cui le forze negative potrebbero trovare un varco per aggredirci, e praticando le virtù, la preghiera e la contemplazione, mediante le quali ci si distacca dalle cose mondane e ci si sottrae al richiamo della concupiscenza, che è la porta mediante la quale si entra nel mondo del vizio. Tuttavia, succede che la prevenzione non sia sufficiente, oppure che a cadere in preda ai mostri siano le persone a noi care: nel quale caso il nemico deve essere affrontato a viso aperto, come il bravo medico affronta la malattia senza spaventarsene, ma con la piena fiducia di poterla sconfiggere. E dunque guardiamoli in faccia, i mostri, senza spaventarcene troppo: nella maggior parte dei casi, se saremo capaci di farlo –  ma non è cosa da tutti, questo va detto con molta chiarezza – avremo delle grosse sorprese.

Cosa si può fare per esorcizzare questi mostri? Bisogna essere ben certi che la natura del demone sia endogena e che non si tratti realmente di uno spirito maligno incarnato, perché, in tal caso, la sola strategia possibile è quella di richiedere un esorcismo da parte di un sacerdote autorizzato e specificamente preparato!

La prima sorpresa è questa: anche il demone più spaventoso, in molti casi (non in tutti), non è che un cucciolo spaventato cresciuto a dismisura e divenuto mostruoso per un processo inerziale. Si

Tsultrim Allione

tratta allora di riconoscerlo per quel che è, una ipertrofia di stati dell’essere profondi e di bisogni e desideri che non sono stati soddisfatti a suo tempo, generalmente nella prima infanzia, ma talvolta anche dopo, e che hanno generato uno squilibrio, una lacerazione, una ferita, nella quale il cucciolo spaventato ha trovato un ricco alimento di energie negative – angoscia, sofferenza, paura, solitudine – e da allora non ha fatto che crescere, crescere, e dunque domandare un nutrimento sempre maggiore, da ottenere ovviamente predando gli altri. Ora, se si ha la forza di guardarlo in faccia e di andargli incontro; se si è capaci di riconoscerne l’intima debolezza, la fragilità strutturale, e di placare la sua ansia e il suo spavento offrendogli quel cibo che gli è stato negato quando ne aveva bisogno – l’affetto, per esempio, di una madre o di un padre – ecco che il mostro potrà finalmente placare la sua fame con del cibo vero, non col cattivo surrogato delle energie negative predate al prossimo e, sazio, finirà per rientrare nelle profondità dalle quali era emerso, lasciando libero il suo ospite involontario. Consigliamo a questo proposito la lettura del libro di una monaca buddista americana, Tsultrim Allione Nutri i tuoi demoni. Risolvere i confitti interiori con la saggezza del Buddha (Oscar Mondadori, 2009)(L.C.), precisando che è una lettura indicata per chi ha già fatto un certo cammino di consapevolezza interiore e, inoltre, per chi sa distinguere fra l’efficacia di una certa tecnica di guarigione e la verità di fondo sulla condizione umana, che per il cristiano è una e una sola, quella insegnata dal Vangelo.

La modernità è, alla lettera, la civiltà dei demoni: la Città degli uomini di cui parla sant’Agostino, contrapponendola alla Città di Dio, e che è, in pratica, sinonimo di Città del diavolo!

Inoltre, naturalmente, bisogna essere ben certi che la natura del demone sia endogena e che non si tratti realmente di uno spirito maligno incarnato in quella certa persona, perché, in tal caso, la sola strategia possibile è quella di richiedere un esorcismo da parte di un sacerdote autorizzato e specificamente preparato. Stiamo parlando, infatti, di cose molto delicate e sconsigliamo a chi non possieda una preparazione adeguata e un sufficiente equilibrio interiore di tentare la strategia che abbiamo ora indicato. In fondo, anche qui appare calzante l’analogia con la medicina: come potrebbe curare gli altri, il medico che non ha saputo curare se stesso? C’è poi un altro fattore da considerare. Abbiamo detto che la modernità è, alla lettera, la civiltà dei demoni: la Città degli uomini di cui parla sant’Agostino, contrapponendola alla Città di Dio, e che è, in pratica, sinonimo di Città del diavolo. Ora dobbiamo aggiungere che numerosi indizi suggeriscono che ciò non sia il frutto di dinamiche spontanee, sia pure create da premesse aberranti, a cominciare dall’aver estromesso Dio; ma che sia il risultato di un’azione cosciente, minuziosa, quasi scientifica da pare di una élite satanica mondiale, impegnata a diffondere il più possibile stili di vita che fanno dilagare le energie negative, e quindi producono demoni, e ad inibire la virtù, generatrice di energia positiva. Ma il cristiano lo sa e non se ne sgomenta, ma prega Dio: La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti (Ef. 6, 12)…

 Francesco Lamendola

Fonte Accademia Nuova Italia del 31 luglio 2020

 

Libri Citati

 

  • Nutri i tuoi demoni. Risolvere i conflitti interiori con la saggezza del Buddha
  • Tsultrim Allione
  • Traduttore: Chandra Livia Candiani
  • Editore: Mondadori
  • Collana: Oscar spiritualità
  • Edizione: 1
  • Anno edizione: 2009
  • Formato: Tascabile
  • In commercio dal: 29 maggio 2009
  • Pagine: VIII-261 p., Brossura
  • EAN: 9788804585442.    Acquista. € 9,50

 

Descrizione

Depressione, ansia, malattia, disordini alimentari, relazioni difficili, paura, rabbia, dipendenza: più combattiamo contro i nostri demoni, quali essi siano, e più questi diventano forti. È il messaggio della famosa monaca buddhista americana Tsultrim Allione, che in queste pagine ci spiega come rovesciare completamente il nostro punto di vista e la nostra strategia e, per liberarci definitivamente dei nostri demoni, ci insegna a nutrirli. Facendosi portavoce dell’antica tradizione di saggezza femminile dei monasteri tibetani, la Allione diffonde in queste pagine un metodo in cinque step per trasformare le emozioni negative e raggiungere la pace interiore. (Prefazione di Jack Kornfield)

 

Copertina: Nosferatu, il principe della notte (Nosferatu: Phantom der Nacht) è un film del 1979 prodotto, scritto e diretto da Werner Herzog. È il remake del film diretto da Friedrich Wilhelm Murnau, Nosferatu il vampiro (1922). Qui Klaus Kinski in una scena del film.

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