”Come diceva Voltaire…?
UCCIDERE LE IDEE
Come diceva Voltaire?
Ah sì. Non condivido nulla delle tue idee, ma lotterò sino alla morte perché tu le possa esprimere liberamente…
O, su per giù, così…
Comunque, io non condivido la venerazione degli intellettuali per l’autore del Candide. Bella penna. Brillante, intelligente, certo. Ma algido. Afflitto da un complesso di superiorità… e se leggete le Memorie di Casanova, che lo incontrò, ne trovate conferma… alla fin fine… superficiale.
Se proprio devo leggere un illuminista – e mica me lo ha ordinato il medico – preferisco Lessing. Altro spessore. D’altra parte era tedesco.
Comunque questa frase di Voltaire, oggi, continua a frullare nella mia capoccia. Da quando è arrivata la notizia dell’attentato di Mosca. Che ha ucciso Darya. La giovane figlia di Alexander Dugin.
Che era, con ogni probabilità, il vero obiettivo. Perché considerato, più a torto che a ragione, un ideologo di Putin.
Ora, al di là del merito, e delle responsabilità dell’attentato, è abbastanza evidente una cosa. Una ragazza è stata assassinata, ma si voleva ucciderne il padre. Per le sue idee. Quindi, si volevano uccidere le idee. Ovvero fare l’esatto opposto di ciò che diceva il buon Voltaire. Che, pure, viene in genere considerato una sorta di mentore spirituale della nostra (ovvero occidentale) concezione di democrazia.
Uccidere le idee. O imprigionarle. Lo facevano i comunisti sovietici, certo, nei loro gulag. Dove, di fatto, è nata la grande letteratura russa contemporanea. E dove si sono formati molti dei grandi scrittori e intellettuali di oggi. Tra i gulag e i manicomi. Per inciso lo stesso Dugin. Che nell’ultimo scorcio del regime sovietico, si è fatto cinque anni di manicomio. Questo per quella massa di ebeti, che si dicono di destra o addirittura fascisti, e che lo bollano come comunista. Leggete qualcosa prima di parlare, ragazzi. E magari provate a capire ciò che leggete…
Ma uccidere, o incarcerare le idee, è un vezzo anche di altri. Oggi, soprattutto, dei democratici. Dei pronipoti, a sentir loro, di Voltaire. Che, per altro, tendono a giustificarsi col Popper de “La società aperta e i suoi nemici”. Che citano senza avere, ovviamente, mai letto. Senza dimenticare che Popper, indubbiamente grande filosofo della scienza, non lo è altrettanto nel campo del pensiero politico. Diciamo la verità (senza bisogno di falsificazione): è alquanto banale.
Comunque dubito che lui avrebbe approvato il carcere per Assange, o la catena di omicidi politici cui stiamo assistendo da anni. In spregio ad ogni regola del diritto internazionale. E anche di quelli, elementari, dell’uomo.
Certo, Machiavelli giustifica il delitto politico. Se necessario per evitare guerre e disastri peggiori. Ci si legga la monografia sul modo tenuto dal duca Valentino per eliminare Vittellozzo Vitelli, Olivierotto da Fermo, il Signor Pagolo ed altri… A tradimento. Ma evitò una guerra che avrebbe distrutto tutte le Romagne.
Ma che senso pratico troverebbe Machiavelli nell’assassinio di una donna di trent’anni, colpevole di essere figlia di un filosofo?
E anche in quello, fortunosamente fallito, di un pensatore che si permette di affermare tesi non appiattite sulla vulgata democratica corrente?
Questo va ben oltre ogni necessità ed ogni, pur cinica, ragion di stato.
Mostra la volontà di uccidere le idee. Di proibire anche solo di pensare qualcosa di diverso.
È una tirannide che va ben oltre i crimini dei peggiori dittatori e totalitarismi del passato. Una inquisizione che fa sembrare Torquemada un vero liberale.
Il buon vecchio Voltaire avrà avuto i suoi difetti. Ma di fronte a questa deriva della libertà politica e del sistema democratico che lui, e i suoi amici illuministi, avevano sognato, credo che non potrà non rivoltarsi nella tomba. E magari pensare che era meglio, molto meglio, tenersi qualche sovrano assoluto. Possibilmente illuminato, come il suo amico Federico il Grande di Prussia. Che poteva essere spietato. Ma che aveva rispetto delle idee. E degli uomini che ne erano portatori.
Altra classe, altra cultura.
Non era un mezzo cowboy. E neppure un cassiere di banca…
[btn btnlink=”https://electomagazine.it/uccidere-le-idee/” btnsize=”small” bgcolor=”#eded00″ txtcolor=”#000000″ btnnewt=”1″ nofollow=”1″]Fonte: ElectoMagazine del 23 agosto 2022[/btn]