Il disastroso deragliamento dei primi sforzi di pace per porre fine alla guerra in Ucraina

La fatidica visita del primo ministro britannico a Kiev il 9 aprile 2022

UCRAINA: COME GLI USA HANNO SABOTATO LA PACE


Chi non è obnubilato da decenni di narrazioni assurde si accorge facilmente di come la guerra in Ucraina sia frutto di un deliberato piano degli Usa; che tale piano poi comprendesse anche la rovina dell’Europa se per caso non ci fosse stata quella della Russia non saprei dirlo, anche perché non credo che questi giocatori siano in grado di anticipare più di una mossa alla volta. Ma adesso abbiamo comunque la cronistoria di come gli Usa e i suoi ignobili servetti europei siano riusciti ad affossare le trattative di pace nella primavera del 2022 per continuare una guerra che pensavano di vincere facilmente, in maniera da distruggere la Russia. Il sangue di centinaia di migliaia di uomini pesa oggi sia sull’America, sia sull’Europa che finirà per pagare un prezzo altissimo per questo.

Nel tentativo di convincere Zelensky a respingere l’accordo di pace, l’Occidente ha preparato e lanciato una campagna di propaganda secondo la quale le forze militari ucraine avrebbero sconfitto le forze russe e le avrebbero costrette a ritirarsi. Era una bugia totale: come leggerete più avanti nella sequenza temporale dei fatti, Putin ha ordinato il ritiro delle forze russe a partire dal 1° aprile 2022 come gesto di buona fede e di serietà della Russia nel rispettare l’accordo di Istanbul del 29 marzo, non certo perché le truppe di Mosca non avessero potuto resistere alle forze ucraine e magari anche sconfiggerle. Questa menzogna creata per evitare il rischio della pace è poi stata la radice di tutta la successiva, miserabile narrazione.

PUTIN: L’accordo con l’Ucraina era firmato già a marzo 2022. Dopo il ritiro delle truppe russe da Kiev, lo hanno stracciato

Un articolo di Hajo Funke e Harald Kujat – due giornalisti tedeschi – ricostruisce  tutta la sequenza precisa degli eventi che inchioda l’Occidente alla sue responsabilità e ne rende chiaro il ruolo di terrorista globale, altro che nume tutelare di vaghe regole che non vengono mai specificate. Tutta la morte e la distruzione vissute in Ucraina e Russia avrebbero potuto essere evitate. Ecco allora il percorso temporale che porta a questa ignominia:

4 marzo 2022 – Putin e Naftali Bennett, al tempo primo ministro israeliano hanno un colloquio telefonico

5 marzo 2022 – Su invito di Putin, Bennett vola a Mosca. dove il leader russo, fa alcune concessioni sostanziali, in particolare rinuncia al suo obiettivo originario di smilitarizzare l’Ucraina. E in cambio, il presidente ucraino ha accetta di rinunciare all’adesione alla Nato. “Gli ucraini però non erano liberi di decidere, dovevano prima sentire il loro padrone e riferire agli americani tutto ciò di cui avevano discusso”.

6 marzo 2022 — Bennett e Scholz si incontrano a Berlino; il 7 marzo Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Germania discutono la questione in videoconferenza.

8 marzo 2022 – Macron e Scholz parlano al telefono.

10 marzo 2022 — Il ministro degli Esteri ucraino Kuleba e il ministro degli Esteri russo Lavrov si incontrano ad Ankara.

12 marzo 2022 – Scholz e Zelensky, Scholz e Macron discutono al telefono.

14 marzo 2022 — Scholz ed Erdogan si incontrano ad Ankara.

15-19 marzo 2022 — Appena un mese dopo lo scoppio della guerra, Ucraina e Russia concordano le linee generali di un accordo di pace. L’Ucraina promette di non aderire alla Nato e di non consentire basi militari di potenze straniere sul suo territorio, mentre la Russia promette in cambio di riconoscere l’integrità territoriale dell’Ucraina e di ritirare tutte le truppe russe. “Vengono anche presi accordi speciali per il Donbass e la Crimea”.

24 marzo 2022 — La Nato decide, in un vertice speciale del 24 marzo 2022, di non sostenere questi negoziati di pace.

27 marzo 2022 — Zelensky difende i risultati dei negoziati di pace ucraino-russi davanti ai giornalisti russi

28 marzo 2022 — Putin, in segno di buona volontà e a sostegno dei negoziati di pace, dichiara la disponibilità a ritirare le truppe dall’area di Kharkov e dall’area di Kiev

29 marzo 2002 — Erdogan ospita una conferenza di pace russo-ucraina a Istanbul e viene approvato in linea di principio un accordo di armistizio.

1 aprile 2022 — Putin ordina alle truppe russe di avviare il ritiro da Kiev e Kharkov in dimostrazione di buona fede in conformità con l’armistizio concordato a Istanbul.

5 aprile 2022 — La Nato rimane ferma nella sua posizione secondo cui è preferibile continuare la guerra piuttosto che un cessate il fuoco e una soluzione negoziata: Per alcuni nella NATO, è meglio per gli ucraini continuare a combattere e morire piuttosto che raggiungere una pace che arriva troppo presto o a un prezzo troppo alto per Kiev e il resto d’Europa”.

6 aprile 2022 – La Russia completa il ritiro dalla periferia di Kiev e da Kharkiv.

9 aprile 2022 — Boris Johnson arriva senza preavviso a Kiev e dice a Zelensky che l’Occidente non è pronto a porre fine alla guerra.

25 aprile 2022 – Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin afferma che gli Stati Uniti vogliono sfruttare l’opportunità di indebolire permanentemente la Russia militarmente ed economicamente grazie alla guerra in Ucraina.

26 aprile 2022 — In occasione dell’incontro con i ministri della Difesa dei membri della NATO e di altri paesi, convocato da Austin a Ramstein, il capo del Pentagono dichiara la vittoria militare dell’Ucraina come obiettivo strategico.

28 aprile 2022 — Secondo il quotidiano britannico Guardian, il primo ministro Johnson ha dato istruzioni” al presidente ucraino di non fare alcuna concessione a Putin”.

Gli assassini lasciano sempre le loro tracce, come del resto le stanno lasciando in Palestina. Ma si avvicina il tempo in cui dovranno soccombere al loro stesso cinismo,

Redazione

 

 

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