Ora finalmente si è compreso a cosa servisse la balla delle truppe nordcoreane

UCRAINA, ULTIMA POLPETTA AVVELENATA DI BIDEN A TRUMP


Ora finalmente si è compreso a cosa servisse la balla delle truppe nordcoreane impegnate in combattimento a fianco delle truppe russe nel saliente di Kursk: a permettere a Biden e al sinedrio democratico di fare terra bruciata attorno alle intenzioni espresse da Trump di arrivare presto a un tavolo della pace. Sulla base di questa fantomatica presenza di Pyongyang è stata infatti autorizzata o è in via di adozione, non si capisce molte bene dai quotidiani americani, l’uso di missili a medio raggio sul territorio russo. In realtà si tratta di un provvedimento in qualche modo più simbolico che reale perché tali missili oltre ad essere già stati abbondantemente usati nella invasione di Kursk, sia pure con rateo di abbattimenti vicino al 96%, ormai scarseggiano: gli Atacms sono finiti da mesi e anche di Storm Shadow, di M270 e di varianti tedesche Mars II ne sono rimaste poche unità e difficilmente potranno arrivare rifornimenti significativi. Rimane però il fatto che, a differenza di altri razzi il loro lancio viene effettuato da personale Nato su indicazione dei satelliti dell’Alleanza. Dunque, costituisce una sorta di intensificazione bellica che ora viene agitata come minaccia.

A questo punto bisogna fare chiarezza, per dissipare le cortine fumogene dell’informazione mainstream: i soldati nordcoreani non combattono affatto, e anche ammesso che vi siano dei reparti di Pyongyang nella zona dei combattimenti sono lì come osservatori per acquisire esperienza sulle operazioni belliche. Tuttavia, se pure prendessero parte alle azioni belliche ciò sarebbe perfettamente legittimo perché il tutto avviene in territorio russo, dove come alleati di Mosca sono assolutamente autorizzati – secondo le regole internazionali – ad operare, al contrario dei soldati della Nato spacciati per mercenari. È chiaro, perciò, che in ogni caso si tratta di un pretesto: ciò che il demente Biden e la folle America che si nasconde dietro di lui e la Kamala ridens, sperano di ottenere è che gli ucraini rimangano abbarbicati anche a un lembo insignificante del territorio russo per poterlo scambiare con quello enorme conquistato da Mosca. Siamo nel puro regno delle illusioni infantili- Eppure anche di fronte a queste evidenze i giornalacci italiani, specie quelli in mano alla lobby sionista come il Corriere della Sera, si dilettano con polemichette da cretini sul possibile Segretario alla Difesa di Trump, Pete Hegseth, anche se si tratta probabilmente solo di un nome civetta. Il personaggio, infatti, espone un vistoso tatuaggio di una croce di Gerusalemme che i noti competenti del giornale hanno scambiato per un simbolo nazista. Forse se sapessero che la bandiera georgiana riporta lo stesso simbolo di origine fenicia, magari comincerebbero a pensare. Anche se questo appare davvero impossibile.

Ma a parte tutte queste considerazioni c’è un dato fondamentale che alla fine è ciò che conta: gli Usa non possono permettersi una guerra contro la Russia o contro la Cina e nemmeno contro l’Iran: le prime due potenze sono troppo forti, mentre un conflitto diretto con Teheran (anche ammesso con Mosca e Pechino non intervengano) provocherebbe talmente tante perdite militari e tanti danni all’economia mondiale e americana, che gli Usa ne uscirebbero come potenza di secondo piano. Data l’impossibilità di agire come egemone reale, i politici statunitensi seguiranno l’esempio degli europei: faranno tutte le minacce che vogliono, sapendo che non rischieranno di metterle in pratica. Hanno bisogno della retorica visto che la realtà è al di sotto delle loro aspettative. Adesso il loro compito è salvare la faccia: non è poi così lontano il tempo in cui cominceremo a sentire “Avremmo vinto se…”. Anzi i britannici hanno già cominciato e qualche giornale accusa gli Usa di averli traditi. Tanto adesso c’è Trump e ogni idiozia può essere richiamata in servizio attivo.

Infatti il via ai missili a medio raggio è l’ultima polpetta avvelenata della premiata cricca Obama & C al neopresidente: essi si illudono di contenere la Russia senza comprendere che essa invece sarà spinta proprio da questo insensato accanimento a rendere l’Ucraina impotente per il futuro.

Redazione

 

 

 

 

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