Gli Usa arrivando a impedire una risoluzione Onu…

Josh Paul ex direttore dell’Ufficio per gli affari politico-militari

UN GIUSTO FRA GLI ASSASSINI E GLI INDIFFERENTI


Gli Usa arrivando a impedire una risoluzione Onu che chiede una pausa umanitaria nel conflitto palestinese non si vergognano nemmeno più di essere ormai assimilabili a un serial killer planetario e insomma di essere passati dalla parte sbagliata della storia. In questo mondo alla rovescia o forse soltanto un mondo nel quale le logiche conseguenze delle disuguaglianze erano nascoste dagli orpelli e dal nativo atono edonismo delle ultime generazioni, c’è però ancora qualche giusto, forse ancora più raro di quanti ce ne fossero al tempo di Noè per cui non si può non essere sorpresi dal fatto che  un alto funzionario del Dipartimento di Stato americano responsabile dei trasferimenti di armi si è dimesso in segno di protesta, affermando che la corsa di Washington ad armare Israele è stata “miope, distruttiva, ingiusta e contraddittoria rispetto agli stessi valori che noi pubblicamente sosteniamo”.

Si tratta di Josh Paul che è stato direttore dell’Ufficio per gli affari politico-militari (PM) per più di 11 anni. Mercoledì ha pubblicato la sua lettera di dimissioni sul suo profilo LinkedIn, notizia che poi è stata ripresa subito dopo dall’Huffington Post. Paul ha detto di aver accettato l’incarico sapendo che comportava “complessità e compromessi morali” e di aver cercato di assicurarsi che il danno che avrei potuto fare potesse essere controbilanciato dal bene che avrei potuto fare”.

“Credo che nel nostro attuale percorso per quanto riguarda la continua – anzi, ampliata e accelerata – fornitura di armi letali a Israele – ho raggiunto la fine di quell’accordo”, ha spiegato la sua decisione. Washington stava ripetendo gli stessi errori commessi per decenni, ha scritto. La nostra politica riguardo a questo è “una reazione impulsiva costruita su pregiudizi, convenienza politica, bancarotta intellettuale e inerzia burocratica”. In questa atmosfera per fare un passo del genere ci vogliono le palle, organi ormai rarissimi e più che altro visti in cartolina, perché si sa cosa significhi andare contro le amministrazioni di Washington, anche quando non erano così ferreamente etero dirette , o basterebbero degli esempi come Scott Ritter o Larry Johnson. Perciò non ci si può non rallegrare se qualcuno finalmente ha detto basta e tra l’altro proprio nel giorno in cui gli investigatori scoprono un pagamento di 200 mila dollari riciclato da suo fratello James come se la Casa Bianca fosse ormai un’impresa criminale.

Redazione

 

 

 

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