”Un problema che non nasce certo oggi ma che si aggrava quotidianamente
UN’EUROPA SENZA LE TRADIZIONI DEI POPOLI
È UN’EUROPA CHE MERITA L’ESTINZIONE
Su SannioMatese Magazine una dotta analisi di Gennaro Malgieri riprende il tema del suicidio dell’Europa. Un problema che non nasce certo oggi ma che si aggrava quotidianamente. Perché è inutile paventare i rischi della sostituzione etnica quando, in realtà, proprio chi vuole evitarla è tra i principali responsabili della inevitabilità di questa sostituzione. L’Europa o ritrova se stessa oppure, se vuol far l’americana, è giustamente destinata a scomparire. A trasformarsi in una mera espressione geografica di espansione per asiatici ed africani.
Perché, anche se gli atlantisti non se ne accorgono per faziosità e ignoranza, l’Europa fa parte di un’unica realtà continentale che comprende Asia ed Africa. Ma i maggiordomi di Biden non riescono ad andare al di là dei timori per una denatalità inevitabile proprio per la loro concezione economica e culturale. Sempre che si possa parlare di cultura quando ci si riferisce a gente usa ad obbedire evitando la fatica di pensare.
Adesso i patrioti di una patria che non è quella italiana e neppure europea, per far felici gli oligarchi di Washington hanno deciso di metter fine alla collaborazione con Pechino legata al progetto della Nuova Via della Seta. Che avrebbe portato benefici economici anche all’Italia, ma con il rischio – secondo gli illuminati maggiordomi – di una eccessiva penetrazione cinese nel nostro Paese. Eh sì, perché sono i cinesi ad aver imposto in Italia le serie televisive con Cleopatra diventata nera e con gli eroi e gli Dei greci del medesimo colore.
Ma loro, i patrioti in veste atlantista, sono felici di ubbidire ad un Paese che ha, ufficialmente, il 40% dei giovani con un disagio psichico. E tenendo conto di una vasta fascia di popolazione che non può accedere alle cure sanitarie, ne consegue che più di metà dei giovani è disturbata mentalmente. Sarà per questo che i maggiordomi europei sono così entusiasti di servire il padrone d’oltreoceano.
Si può ancora mettere un freno al delirio antieuropeo degli atlantisti? Difficile. Perché manca completamente una alternativa. A destra l’innamoramento per Washington ha fatto dimenticare le radici stesse dell’Europa. Che non sono soltanto quelle greche e romane, utilizzate per fare un po’ di retorica senza conseguenze pratiche. Mentre la sinistra dei vizi privati scambiati per diritti universali cancella scientemente ogni riferimento ad un passato che non si concentrava sui gusti sessuali proprio perché non scambiava le vicende personali con i grandi problemi sociali.
Destra e sinistra unite nella lotta contro le culture locali, contro le tradizioni popolari che hanno superato i secoli. Contro le lingue dei popoli, che non coincidono con gli Stati, in nome della supremazia dell’inglese in quanto lingua del padrone. Niente Europa dai mille colori, dalle mille differenze che sono alla base della grandezza del Vecchio Continente. Ma una accozzaglia di cittadini sradicati ed in attesa del Verbo in arrivo dall’altra sponda dell’Atlantico.
