Tutto come da copione

VOLA IL MERCATO AUTO RUSSO. IN CALO SOLO GIAPPONE E ARGENTINA


Tutto come da copione. La disinformazione italiana, per tutelare in qualche modo la famiglia Elkann alle prese con un crollo di popolarità, si era inventata l’ipotesi di un inserimento, nello stabilimento di Mirafiori, di un produttore cinese partecipato da Stellantis che avrebbe realizzato auto elettriche a basso prezzo. Evitando di spiegare come potesse un’azienda, seppur cinese, a garantire prezzi bassi pagando salari regolari e con i costi energetici identici a quelli di Stellantis.

«I MISTERI DI MIRAFIORI. SENZA LIETO FINE»

Risultato? Le auto cinesi verranno prodotte in Europa dell’Est. E i giornalisti bugiardi? Muti.

Ma, ovviamente, non è l’unica mistificazione. Gli atlantisti hanno giustificato la crescita del PIL russo, un incremento nettamente superiore a quello europeo ed italiano in particolare, con l’economia di guerra. Dunque per missili, carrarmati, bombe. Tutto vero. Però il mese scorso il mercato dell’auto è cresciuto dell’84% in Russia, a fronte del 10,2% dell’Europa (compresa Gran Bretagna). Una crescita di cui ha beneficiato soprattutto la Cina che, con le sue vetture, ha soppiantato le case automobilistiche europee sanzionatorie.

Ed i dati forniti dall’Anfia confermano un trend positivo in gran parte del globo. Cresce del 16,6% il mercato Usa, dell’1% quello messicano (ma con un +14,9% nel bimestre), del 12% quello canadese. E ancora +25,4% per il Brasile, +27% per l’India. Il dato cinese (+27,7%) è fermo alla rilevazione di dicembre. Dunque negativi, tra i principali mercati, solo Argentina (-16,1%)  e Giappone (-16,2%).

Ala.de.granha
Enrico Toselli

 

 

 

 

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