L’Occidente ha generato un mostro
ZELENSKY MOSTRA IL BIGOLO, OVVERO LA BOMBA
L’Occidente ha generato un mostro. Lo ha creato dal fango di un mediocre comico televisivo, lo ha armato e spinto a fare di tutto per trascinare la Russia in una guerra in difesa delle popolazioni russofone bombardate e minacciate di massacro e adesso si ritrova con uno spregevole ometto che nella precedente vita era famoso per mostrare il suo bigolo, a cercare di costringere l’Europa all’olocausto nucleare. Possiamo affermare con certezza che l’ultima disperata uscita riguardante la possibilità che il regime di Kiev usi una bomba nucleare non è farina del suo sacco vuoto, ma proviene da quella parte di oligarchia che si vedrebbe sottrarre le risorse agricole e minerarie sulle quali ha già investito o che si appresta a comprare per pochi spiccioli. Questi criminali di pace e di guerra pensano in qualche modo di spaventare la Russia oppure spingere gli idioti che sono al comando della Nato a un attacco preventivo.
Bluffano ovviamente, ma in questo caso è come se si chiudesse un ciclo. Non è la prima volta che questo scempio ducetto si aggrappa al ricatto nucleare: lo aveva già fatto alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco del 19 febbraio 2022, tra gli applausi del milieu politico occidentale, cosa che fu una delle ragioni dell’intervento militare della Russia solo cinque giorni dopo. E adesso che la guerra è perduta, che il delirante piano della vittoria di Zelensky non ha suscitato reazioni entusiastiche fra gli sponsor che lo hanno spinto a combattere fino all’ultimo ucraino, ecco che ritorna la minaccia nucleare.
Francamente non saprei dire se l’Ucraina possa realmente dare seguito a queste minacce perché se è vero che durante l’era sovietica, era un luogo importante per lo sviluppo e la produzione di armi nucleari, sono ormai passati più di trent’anni e gran parte di quelle conoscenze è dispersa. Certo ci sono ancora centrali nucleari in funzione e dunque potrebbe essere reperito materiale fissile da arricchire o plutonio da depurare, ma è assai probabile che la realizzazione di un ordigno nucleare “in poche settimane” o, se è per quello, anche in parecchi mesi come ha detto il duce di Kiev, non possa avvenire senza l’aiuto determinante della Nato. D’altra parte che può fare Zelensky se non aumentare il livello della minaccia per costringere i suoi burattinai a scendere direttamente in guerra? Il gioco si avvicina alla fine per il truffatore ucraino e il suo regime corrotto: il Paese è stato distrutto con un numero di soldati morti che probabilmente supera il milione e non è comunque inferiore a 600.000 solo per una guerra per procura che l’asse Nato, guidato dagli Stati Uniti, voleva in un tentativo delirante di sconfiggere in qualche modo la Russia. Zelensky e la sua cricca hanno accettato il massacro e si sono arricchiti con il racket della guerra.
Questo conflitto non avrebbe mai dovuto verificarsi. La Russia aveva offerto una serie completa di proposte alla fine del 2021 per affrontare le sue preoccupazioni di sicurezza a lungo termine sull’espansione della Nato e la sua incessante promozione di un fronte neonazista in Ucraina, ovvero alle sue porte, che, come principale programma, aveva il pogrom delle popolazioni russofone. Il ragionevole tentativo di diplomazia di Mosca è stato respinto pensando che si potesse ottenere una sconfitta strategica militare contro la Russia. A questo punto con una guerra persa gli Stati Uniti e i suoi complici della Nato non hanno altra strada che riconoscere il fallimento delle loro macchinazioni criminali accettando le legittime richieste di sicurezza della Russia alle sue condizioni. Il problema è che le élite politiche occidentali sono così radicate nell’arroganza e nell’animosità ideologico – razziale nei confronti della Russia che è difficile immaginare come possano tornare in sé e iniziare a svolgere autentici negoziati di pace. Per questo la squallida cricca di Kiev si sente autorizzata a tentare ogni strada per coinvolgere Usa ed Europa in un conflitto diretto.
Quando l’Unione Sovietica sconfisse la Germania nazista nel 1945,(1)fu un duro colpo per l’impero anglo americano che aveva sperato di distruggere la Russia per mezzo di Hitler e di lasciare al contempo quest’ultimo troppo debole per costituire una minaccia. Tuttavia, tragicamente, come ha dimostrato la storia, la causa della pace mondiale non fu assicurata. Perché non fu la fine dell’imperialismo occidentale: la bestia ha continuato ad azzannare. Ormai è chiaro che se il mondo vuole mai stabilire una pace duratura essa deve essere privata dei denti e della sua follia ideologica.
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